COMUNICATO DEL 17-11-2016 – Bando campo sportivo di Linate

di | 19/11/2016

La mail/PEC ricevuta e’ stata protocollata con numero: 36476 in data: 21/11/2016
Il protocollo e’ stato inviato ai seguenti destinatari:
SINDACO
SEGRETERIA SINDACO
ASS. CHIARA GATTI
DI GIROLAMO GIUSY

 

All’attenzione del Sindaco di Peschiera Borromeo, Caterina Molinari 
All’attenzione dell’Assessore allo Sport, Chiara Gatti
All’attenzione dei Consiglieri di Frazione: Franca Costa e Colombo Roberto

Venerdì 11 novembre scorso, durante la relazione sui primi 100 giorni della nuova Giunta, l’Assessore Chiara Gatti ha pubblicamente dichiarato che il bando per la concessione del Campo Sportivo di Linate non si può redigere in quanto mancano i collaudi e le certificazioni degli spogliatoi da parte dell’impresa che ha preso in appalto i lavori di ristrutturazione degli stessi. Pertanto, uno dei punti prioritari del programma elettorale, l’unico che riguardava la frazione di Linate, non è stato raggiunto.

Il Comitato di Linate e i cittadini della frazione avevano richiesto, nei diversi incontri con i candidati sindaci in campagna elettorale e poi alla nuova Giunta, la riapertura dell’impianto sportivo di Linate, da tempo fermo per la ristrutturazione degli spogliatoi.  Non si può non riconoscere l’importante funzione di questo impianto sportivo: un punto di aggregazione frequentato da bambini, ragazzi, anziani anche provenienti da altre frazioni. Oltre a essere un fondamentale punto di aggregazione sociale, il campo sportivo di Linate era anche l’espressione dei valori più alti dello sport e del volontariato, in quanto moltissimi volontari hanno contribuito nel tempo a renderlo uno dei campi più belli del Sud Milano, frequentato da diverse squadre di Serie A per i loro allenamenti. Purtroppo dopo cinque anni di chiusura, ora questo centro è vittima dell’incuria e delle erbacce che vi proliferano.

Cosa riteniamo sia successo e cosa chiediamo perché si possa al più presto riaprire il centro sportivo di Linate:

  • Solo ora, la burocrazia comunale scopre che mancano i collaudi e le certificazioni degli spogliatoi, a più di un anno dal termine dei lavori e solo ora si scopre (via internet) che la ditta appaltatrice è in concordato. In Consiglio Comunale, con la delibera di settembre, si è proposto che il bando preveda che la società concessionaria debba accollarsi i lavori di ristrutturazione (tetto bar e impianto elettrico) con le certificazioni. Perché i cittadini, i volontari e le associazioni che operano gratuitamente sul territorio devono effettuare i lavori rispettando le norme e le certificazioni e l’Amministrazione Comunale non si preoccupa di farlo?
  • Inoltre, se l’Amministrazione Comunale non esibirà documenti, collaudi e certificazioni, oltre a non ricevere i 25.000 euro residui del finanziamento dalla Regione, dovrà restituire i 25.000 euro già incassati.  Perché questo importo di 50.000 euro complessivi deve ricadere sui cittadini? Perché il funzionario, che non ha vigilato sui lavori, non viene segnalato per danno erariale?
  • Chiediamo che non si faccia cadere l’attenzione e la responsabilità di questo misfatto sulla ditta appaltatrice, ma sulle funzioni comunali, cioè le persone e gli uffici che non hanno vigilato sui lavori e sulle adempienze necessarie.
  • Richiediamo urgentemente che il collaudo e le certificazioni vengano riprodotti da un terzo e che i costi sostenuti siano addebitati a chi ha causato il danno: questo permetterà di redigere il bando per la concessione dell’impianto sportivo onde permettere l’assegnazione dello stesso entro il termine massimo di marzo 2017, per consentire i lavori necessari per riapertura dello stesso.

I cittadini di Linate tengono molto ai propri impianti sportivi e li vogliono avere in funzione nel più breve tempo possibile. Infatti, si sono adoperati per raccogliere i fondi necessari per sanare un pur sindacabile contenzioso economico, senza il quale non si sarebbero potuti fare passi avanti nella direzione della partecipazione al bando. Ma a questo punto, visto che hanno fatto sacrifici, si aspettano una risposta celere da parte dell’Amministrazione Comunale alle promesse ricevute in campagna elettorale e sottolineano che i tempi non sono ulteriormente dilatabili, in quanto è in gioco la fine di una delle componenti storiche della frazione.

Con osservanza.

 

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