LETTERA APERTA SUL TRASPORTO SOCIALE AI CIMITERI

di | 25/05/2018

Pubblichiamo la nostra lettera aperta sul TRASPORTO SOCIALE AI CIMITIERI – inviata via Pec il 25-5-2018

“Gent.mo Sindaco e Gent.mo  Assessore
Dal 26 aprile 2018, i cittadini fruitori del servizio di trasporto sociale ai cimiteri, si sono visti recapitare una lettera dal Settore Servizi Socio Educativi del Comune di Peschiera Borromeo con oggetto il nuovo regolamento di accesso agli interventi alle prestazioni ed ai servizi sociali dei Comuni del Distretto Sociale Paullese.
Dopo aver citato delibere e regolamenti , creando parecchio  timore , si  comunica che per poter utilizzare il servizio nell’anno in corso, il fruitore dovrà versare la quota forfettaria di 90 euro entro l’8 giugno mentre per l’anno 2019 la quota forfettaria annuale sarà di 120 Euro come da delibera di Giunta  n. 50 del 27/2/2018
In caso contrario dovrà essere inviata formale disdetta utilizzando un modulo allegato.
 
Ricordiamo che il servizio di trasporto al cimitero viene svolto dalla Cooperativa Stella Cometa due volte alla settimana (mercoledì e domenica) ed è sospeso nel periodo estivo.

Sollecitati da diverse persone, soprattutto  persone anziane che utilizzano il pulmino, abbiamo provato ad analizzare il problema per capire perché un servizio gratuito dal 2012, utilizzato da 119 persone (di cui due non di Peschiera Borromeo) con un costo di 23.180 Euro annui per l’Amministrazione, diventa improvvisamente, tramite una lettera, un servizio a pagamento  perdendo  e non considerando gli importanti aspetti sociali.
Questi sono i punti che V’invitiamo ad analizzare:

  • Una comunicazione informativa, prima dell’invio della lettera, avrebbe aiutato a capire che la gratuità del servizio non era più possibile. La lettera inviata il 26/4 pone invece le persone davanti ad un bivio: entro l’8 giungo decidere di pagare per continuare ad usufruire del servizio oppure non pagare rinunciando ad un “un servizio pubblico volto a garantire la mobilità delle persone con disabilità specifiche e limitanti l’autonomia negli spostamenti, attivato in via sussidiaria e alternativa ai servizi mezzi di trasporto pubblico nei limiti delle risorse disponibili (art. 54 punto 1 del Regolamento del Distretto Sociale Paullese)
  • Inoltre, proprio perché ci rivolgiamo ad una fascia “debole” di persone, consideriamo difficoltoso il metodo utilizzato per accedere o recedere dal servizio. In caso di pagamento, la persona deve recarsi con ricevuta di versamento presso gli uffici del Comune per il rilascio del tesserino. Chi invece decide di non avvalersi più del servizio, deve presentare una DOMANDA DI DISDETTA da compilare, cosa che riteniamo completamente inutile. 

La cifra richiesta forfettariamente è di Euro 90 per l’anno 2018 e 120 Euro per l’anno successivo. Il servizio di trasporto al cimitero, viene svolto due volte alla settimana (mercoledì e domenica). Per prima cosa non riteniamo corretto che le persone che utilizzano il servizio una volta alla settimana, devono pagare lo stesso importo di coloro che lo utilizzano due volte. Inoltre, proprio perché la persona è anziana e più debole fisicamente, difficilmente utilizza tutte le corse del servizio a disposizione. E’ vero che Il regolamento del distretto Sociale Paullese stabilisce un rimborso forfettario, svincolando dalle difficoltà di gestione a livello amministrativo ma non possiamo non sottolineare che questo si allontana dalla realtà.

  • L’art. 55 del regolamento del Distretto Sociale esplica che “La Giunta Comunale provvede annualmente, nella fase di determinazione del sistema tariffario e nel rispetto del presente regolamento e degli equilibri di bilancio, a determinare un rimborso forfettario, commisurato alla distanza chilometrica ed alla situazione economico – finanziaria dei beneficiari, nel caso di attivazione di trasporti occasionali o di accesso a cicli di terapia.” Abbiamo riportato questo paragrafo per sottolineare che la cifra richiesta è troppo elevata e non è commisurata alla situazione finanziaria dei beneficiari che per la maggior parte vivono di sola pensione. Il costo complessivo del servizio è di Euro 23.180 non è coperto dalle quote versate dai beneficiari del servizio, per questo motivo il Comune deve provvedere all’integrazione della differenza che si amplierà con la rinuncia al servizio di diverse persone come avvenuto in questi giorni.

Proponiamo al Comune di farsi carico di una percentuale più elevata a copertura del costo diminuendo a questo punto la quota forfettaria richiesta sino a diventare una quota solo figurativa

  • Inizialmente non è stata prevista nessuna rateizzazione della quota. Solo dopo la pubblicazione di alcune polemiche sui vari social network, l’Assessore ai Servizi Sociali ha riconosciuto che in qualche modo si poteva fare qualcosa di più e che la richiesta di 90 Euro (per quest’anno) in una unica rata, poteva incidere pesantemente sul bilancio familiare; per questo motivo sì è cominciato a parlare di rateizzazione della quota in 3 rate.
  • Sottolineiamo inoltre che NON è stabilito un criterio di calcolo e metodo per coloro che desiderano usufruire del servizio durante l’anno. Purtroppo la perdita di un proprio caro, fa si che la persona richieda immediatamente il servizio di trasporto al cimitero. Quale importo si deve pagare?

Per ultimo, desideriamo concludere con quanto riportato sempre nel regolamento, per sottolineare solo in parte, l’aspetto sociale che è minato dal pagamento di questo servizio:
 
 “ Il servizio di trasporto sociale persegue l’intento di mantenere il legame del cittadino con la propria comunità e nello stesso tempo tende a favorire l’utilizzo dei servizi.
In tal senso, il trasporto sociale è da intendersi un servizio di natura socio – assistenziale per consentire a persone in situazioni di fragilità – privi di una rete familiare di supporto e/o non in grado di servirsi autonomamente dei mezzi pubblici – di accedere ai servizi di cui necessitano e/o di rispondere alle esigenze connesse alla loro situazione.
Tale servizio intende essere di supporto al singolo e alla famiglia laddove i soggetti siano impossibilitati a provvedervi autonomamente, senza comunque sostituirsi ad essa”

Tutto questo per invitare il Sindaco, gli Assessori e l’Amministrazione Comunale a rivedere in alcuni aspetti il pagamento di questo servizio. La nostra  Associazione riconosce che per “legge” il trasporto delle persone  che desiderano andare a trovare i propri cari al cimitero non possa più essere un servizio gratuito ma, riesaminando alcuni punti da noi evidenziati, si possa valorizzare tale servizio con un riscontro positivo da parte della fascia più debole della nostra società”

 

Download della lettera inviata

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